Cosa può accadere se in prima battuta ti rivolgi al tuo agente assicurativo quando rimani vittima di un incidente stradale.


Cosa non ti aspetti dal tuo agente assicurativo quando hai un incidente stradale.

Molto spesso accade che quando si rimane coinvolti in un sinistro stradale, si ci rivolga in prima battuta alla propria agenzia assicurativa aspettandosi di vedere tutelati i propri diritti solo perché l’agente, oltre ad essere tale è anche un vecchio amico o un parente, e si agisce così pensando anche: “è la mia assicurazione, quindi dovrebbe fare i miei interessi visto che ogni anno, da tanti anni, ho diversi mezzi assicurati, non ho mai fatto incidenti e ho sempre pagato il premio assicurativo!!”.
Questo è quello che si sente dire spesso dalle persone che sono rimaste deluse dal comportamento dei propri agenti assicurativi, i quali non svolgono e non possono svolgere molte delle attività a supporto del risarcimento (ricostruzione delle dinamiche, contestazioni ai verbali, ecc...) e che comunque sono stati formati e messi all’interno di un sistema che li porta per forza di cose a fare gli interessi della Compagnia Assicurativa.

A seguito di un sinistro stradale, rivolgersi al proprio assicuratore, di certo non è un errore, ma spesso non si pensa che quella che consideriamo “la nostra assicurazione” non è un ente senza scopo di lucro che ha come obiettivo quello di proteggerci da tutto e da tutti, bensì si tratta di grandi società per le quali noi e i nostri risarcimenti siamo solamente numeri da inserire in un bilancio entrate/uscite e che tendono a far sì che le prime siano di gran lunga superiori alle seconde.

Come tenteranno i vostri agenti a dissuadervi nel caso in cui volete farvi seguire da un consulente esterno per vedere tutelati i vostri diritti?

Si verifica sistematicamente che, quando i danneggiati si rivolgono al proprio agente assicurativo esprimendo la volontà di farsi assistere da un consulente esterno sia per la valutazione dei danni da risarcire che per il riconoscimento della ragione nel sinistro, l’agente cerchi di dissuaderli con frasi del tipo:
- “Se ti rivolgi a uno studio tecnico esterno si allungheranno i tempi del risarcimento”;
- “Stai attento che sarà a tuo carico il compenso spettante al patrocinatore”;
- “C’è già il nostro perito che ti farà la giusta valutazione del danno”;
- “Il nostro medico fiduciario valuterà correttamente il tuo danno fisico”;
- ecc…

Queste affermazioni sono chiaramente errate in quanto:
- i tempi del risarcimento sono dettati dalla Legge e dalle condizioni operative che si incontrano caso per caso (presenza di feriti, intervento delle autorità, azioni penali, ecc…);
- il compenso spettante al patrocinatore, per Legge, è a carico della compagnia tenuta a risarcire il danno e non viene detratto dalle somme spettanti al danneggiato;
- nella stragrande maggioranza dei casi la valutazione del consulente esterno consente di ottenere risarcimenti più coerenti con i danni subiti e i clienti che se ne avvalgono si sentono maggiormente tutelati sapendo che il proprio consulente non è alle “dipendenze” della Compagnia che dovrà risarcire e che non è legato alle logiche assicurative di mantenere la media dei risarcimenti quanto più bassa possibile;
- se per i danni materiali il consulente esterno “di parte” ha una sua importanza tecnica, ancora di più è importante essere seguiti da un consulente esterno per quanto riguarda il danno fisico subito, infatti solo il medico di parte può garantire al danneggiato il tempo e l’attenzione necessari a valutare il suo caso e cercare di fare emergere e valorizzare tutti i punti a favore dell’indennizzo.

Addirittura qualche anno fa alcune Assicurazioni hanno introdotto nei loro contratti la clausola con la quale l’assicurato, a fronte di uno sconto minimo di circa il 3% del premio (decine di euro), si impegnava a non farsi seguire da un consulente esterno pena l’applicazione di una consistente penale (anche di 500€).
Fortunatamente è intervenuta in merito l’Autorità Garante della Concorrenza del Mercato, la quale ha censurato giustamente l’applicazione di tale clausola.

Inoltre spesso è capitato che il nostro intervento abbia permesso di risolvere casi di risarcimento fortemente compromessi dai consigli e dalla iniziale gestione errata del sinistro messa in atto dall’agenzia assicurativa.
Di seguito riportiamo alcuni degli errori più comuni:
- consegnare subito la documentazione medica alla Compagnia al fine di valutare il danno fisico che ancora non è stato correttamente messo in evidenza da prove specifiche, con la conseguenza di vedersi fortemente sottostimato il risarcimento dovuto;
- presentare subito dichiarazioni testimoniali inesatte o incomplete,rendendo poi del tutto impossibile l’integrazione con puntualizzazioni necessarie al riconoscimento della ragione in caso di dichiarazioni testimoniali contrastanti;
- pagare la multa elevata dall’autorità intervenuta senza fare caso se questa riguarda la dinamica dell’incidente, perdendo così la possibilità di fare ricorso al fine di accertare la propria ragione in merito al sinistro, dovendosi pertanto accollare parte o tutta la responsabilità dell’evento;
- dare per scontato che la semplice inosservanza di norme del codice della strada, dia per certa la responsabilità totale sull’evento dannoso. E’ sempre utile il consiglio di un professionista che in base alla dinamica dell’evento valuterà se esistono i presupposti per un’eventuale corresponsabilità tra le parti (“io avevo lo stop ma l’altro correva a folle velocità”, “io stavo sorpassando ma l’altro ha svoltato a sinistra senza alcuna precedente segnalazione”, ecc…).

Perché farsi seguire da un professionista esterno in poche parole.

In parole semplici possiamo dire che il motivo per cui il vostro agente tenterà sempre di dissuadervi dal rivolgervi a un professionista esterno, quale la nostra struttura, è perché egli rappresenta la Compagnia Assicurativa per cui lavora, quindi ha l’interesse di stipulare quanti più contratti assicurativi possibili (maggiori entrate per la Compagnia e per l’Agenzia) cercando di risparmiare sul pagamento dei sinistri (minori uscite per la Compagnia e diminuzione del rapporto sinistri/premi per l’Agenzia).

Preme ricordare che una delle possibili motivazioni per cui una Compagnia Assicurativa può revocare il mandato a un’Agenzia Assicurativa è proprio un rapporto sinistri/premi maggiore della media di riferimento.
Così funziona anche per i periti e per i medici dell’Assicurazione, i quali devono cercare di mantenere una media dei sinistri quanto più bassa possibile e conforme alla media di zona al fine di potere continuare a lavorare per la Compagnia, la quale può interrompere i suoi rapporti di collaborazione in qualsiasi momento.
Mentre è l’inverso per il professionista esterno che segue il danneggiato, infatti questi vede il suo compenso proporzionato al risarcimento ottenuto dal proprio assistito, e pertanto ha tutto l’interesse a far sì che quest’ultimo ottenga il maggior risarcimento possibile.

Concludiamo dicendo che ognuno è libero di scegliere la strada che ritiene più giusta da seguire, la nostra struttura, svolgendo un’attività necessaria a tutelare gli interessi dei danneggiati, tiene a mostrare all’utente della strada l’altra faccia della medaglia battendo sul fatto che oggi più di ieri con l’entrata in vigore di nuove leggi, sia in ambito assicurativo che per ciò che attiene il codice della strada, diventa sempre più insidiosa la via che porta al risarcimento.
Noi da sempre mettiamo a disposizione dei nostri assistiti professionalità e competenza.